nuvole
rincorrono soli passeggeri
che
non scaldano il mio cuore errante
come
vagabondo disperso nel tempo
che
viene e che va senza lasciar traccia di sé.
Abbandono
i miei sogni al vento
e
fluttuano leggeri come barche di carta
su
mari immoti privi di tempeste.
Nessun
turbinoso movimento
nessuna
allegria
nessun
rumore insolito e sconosciuto
raggiunge
i miei orecchi
protesi
all’ascolto di parole non dette,
forse
sussurrate da timide voci
che
non sanno, non osano.
Come
vorrei abbandonare il mio stanco corpo
su
petali di fiori che non appassiscono mai
e
trovarti lì, vicino a me, dentro me,
amore
infinito, sospeso nel tempo
per
ritrovarti vivo ogni volta
che
ripercorro in dolce solitudine
la
lunga strada dei miei ricordi.
Questo scrivevo nel lontano 2001!!
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