lunedì 6 ottobre 2014






Guadare un quadro attentamente, almeno come questo meraviglioso di Monet "Ninfee", che è tra i miei pittori preferiti, significa immergersi nelle sensazioni che emana, nelle emozioni che riesce a farti provare. 
I suoi colori catturano il mio sguardo e gli elementi che lo compongono rispecchiano sorprendentemente la mia anima e il mio spirito. 
Osservarlo mi dona pace e serenità.  E' una stupenda opera d'arte! 
Ogni giorno, noi dobbiamo cercare di compiere la nostra quotidiana "opera d'arte" e se per far questo occorre dedicare un pò di tempo all'osservazione di un bel dipinto, alla lettura di qualche verso poetico che assomigli a noi, o di qualche romanzo che catturi il nostro interesse, ebbene credo sia compito nostro farlo. Ci accorgeremo che se riusciamo a dedicare qualche minuto della nostra giornata a qualcuna di queste forme di espressione artistica, il nostro cuore riceverà in cambio una carezza che curerà ogni nostro piccolo disturbo.

7 commenti:

  1. Mi interessa e mi farà molto piacere conoscere il vostro parere!

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  2. tempo fa andai ad una mostra dove fra una stanza e un'altra c'era un corridoio con le 2 pareti lunghe circa 10 metri con la gigantografia di questo bellissimo quadro di Monet su le 2 pareti e illuminato dietro, al centro del corridoio una lunga comoda panca dove ci si poteva sedere ad osservare e contemplare i minimi particolari,essendo tanto ingrandito ed avendolo sulle due lunghe pareti, potevi pensare di essere dentro il lago di ninfee, io ero lì, ed amando e facendo pittura, osservavo la differenza tra le pennellate e le spatolate, immersa nell'azzurro,ad un certo punto sentii come un senso di vuoto, come uno svenimento cosciente,ma piena e appagata,una sensazione mai provata, poi arrivarono i miei compagni di viaggio e mi dissero che mi stavano cercando da tanto tempo, mi dissero che era passato 20 minuti e a me era sembrato un secondo.......è stato bellissimo.
    Manuela

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  3. Grazie Manuela per aver condiviso questa esperienza bellissima! Non è da tutti e credo tu possa ritenerti fortunata di aver vissuto quel momento di estasi. Perchè credo che proprio di estasi si sia trattato! "L'estasi (dal greco ἐκ=ἐξ + στάσις, ex-stasis, essere fuori) è uno stato psichico di sospensione ed elevazione mistica della mente, che viene percepita a volte come estraniata dal corpo (da qui la sua etimologia, a indicare un "uscire fuori di sé").
    Nonostante la diversità delle culture e dei popoli in cui l'estasi è stata sperimentata, le descrizioni circa il modo in cui essa viene raggiunta risultano straordinariamente simili. Si afferma di provare in questi momenti una sorta di annullamento di sé, e di identificazione con Dio o con l'"Anima del mondo" (Cit. Wikipedia). Se tu avessi avuto diverse e più negative sensazioni, avresti forse sperimentato quella che viene chiamata la Sindrome di Stendhal (o guarda caso Sindrome di Firenze), una affezione psicosomatica, i cui effetti compaiono in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se compresse in spazi limitati. Comunque sia il "viaggio" che hai fatto con quella esperienza l'hai fatto dentro di te e lontano da quel preciso spazio temporale, immersa in una realtà, oserei dire parallela, dove il tempo era praticamente inesistente.

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  4. il mio quadro preferito!! impressionisti sono i miei preferiti... colori.. pennellate.... emozioni profonde... rosanna

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